Storia di Rouslan, anarchico italiano torturato dall’Fsb nelle carceri russe, Repubblica, 24 SETTEMBRE 2024

Una notte di novembre del 2023, nella stazione di polizia di Ryazan, a Sud di Mosca, le urla strazianti di un giovane uomo vengono soffocate con un panno. Una forte corrente elettrica, generata da un telefono da campo di fabbricazione sovietica, attraversa il suo corpo, i muscoli si contraggono e lui sbatte la testa contro il pavimento per sopprimere il dolore. Tra una scarica e l’altra, viene interrogato. Non sorprende che la polizia russa torturi i prigionieri politici. Eppure, questo caso è speciale: l’ospedale ha documentato le sevizie e la vittima, di nome Rouslan Sidiki, ha il passaporto italiano.

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