di Cristina Giordano e Francesca Montinaro
Un’operazione internazionale coordinata da Europol ha fermato una rete di riciclaggio di denaro sporco che si appoggiava a “corrieri” anche inconsapevoli. Ne parliamo con Federico Varese, professore di Criminologia all’Università di Oxford.
Ha inflitto un duro colpo al riciclaggio di denaro sporco in Europa e non solo la maxi operazione internazionale di ieri (4.12.2019). Le retate, coordinate da Europol, hanno coinvolto più di 30 paesi, tra cui Germania e Italia. Il bilancio è stato di 228 arresti e l’individuazione di 3.833 “money mules”: si tratta di prestanome, disposti a favorire il “lavaggio” di denaro sporco con passaggi sul proprio conto corrente, e ricevendo in cambio una commissione. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso che sfrutta reti di amicizie, ma soprattutto i social media, o i siti di incontri.
Non tutti però sono consapevoli di commettere un reato, o non ne capiscono la gravità: ecco perché Europol ha lanciato ora la campagna #DontBeAMule in cui si informa sul rischio di diventare un corriere al servizio del business criminale.