Lettere, faide e proiettili: nella Ferrara leghista è l’estate dei corvi. Repubblica, 04.07.2021

In una calda giornata di giugno arrivo a Ferrara, eppure fatico a riconoscerla. Non ritrovo la città discreta e sonnolenta dove sono cresciuto, ma piuttosto una città immersa un clima di febbre e agitazione generale. Un giallo sembra essersi risolto in maniera inaspettata. Rossella Arquà era fino a qualche giorno fa la responsabile dell’organizzazione della Lega, consigliera comunale, alleata e sempre al fianco del potentissimo vicesindaco Nicola “Naomo” Lodi, immortalata in diverse foto con Matteo Salvini. Prima del mio viaggio sapevo che da circa due mesi Lodi, l’ex barbiere astro della politica ferrarese, aveva ricevuto otto lettere anonime, con gravi minacce e, in due missive, anche dei proiettili. Lodi sembrava essere la vittima di un rivale politico non ancora rassegnato alla storica sconfitta della sinistra a Ferrara nel 2019. Ma, grazie alle indagini della Digos, si viene a scoprire che l’autrice di quelle lettere è invece la sua protetta, Rossella Arquà. Le impronte sulle buste sono le sue, una telecamera segreta installata negli uffici del partito rivela che le missive si materializzavano dalla sua borsa. Quando i funzionari di polizia perquisiscono la casa della donna, trovano ritagli di giornale, forbici, colla. Adesso, Rossella è indagata per minacce e procurato allarme (ha mandato lettere anche a sé stessa). Il giorno della perquisizione a casa della donna il presidente del Consiglio comunale, agitatissimo, rincorre per strada Rossella per farle firmare le dimissioni. Rintracciata nei pressi del Palazzo della Posta e ancora turbata dagli eventi del giorno, la donna firma le dimissioni su un cassonetto dei rifiuti, ma senza la delega prevista dalla legge, come fa notare il suo avvocato. Quando giunge il momento di sostituire Rossella in Consiglio, lei si oppone, le opposizioni si rifiutano di votare il provvedimento e abbandonano l’aula, invocando l’intervento del Ministero dell’Interno. Nel frattempo, ci sono tre interrogazioni parlamentari sul caso.  

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